Per offrirti il miglior servizio possibile, questo sito utilizza alcuni cookies. Per usufruire di tutte le funzionalità, cliccando OK su questo banner acconsenti al loro impiego in conformità alla nostra cookies policy. Se non acconsenti all'uso dei cookies alcune funzionalità (es. video) non saranno disponibili. Leggi Cookies Policy

Liceo Argan

Liceo Artistico Statale

miur - liceo argan

Seguendo modalità già sperimentate negli scorsi anni le classi 5Q e 5C hanno sviluppato un percorso di riflessione e di ricerca laboratoriale di argomenti di storia legati alla memoria della Seconda guerra mondiale, della Shoah e della Resistenza.

In particolare la 5C (Grafica) ha lavorato per realizzare un'intervista con la scrittrice Lia Levi, preparandosi con studi specifici e letture inerenti le Leggi razziali del 1938, la Shoah e la produzione letteraria inerente questi argomenti.

Gli studenti hanno studiato i testi delle Leggi razziali, hanno letto le opere di Primo Levi e di Lia Levi, si sono immedesimati nelle vite di coloro che hanno subito in prima persona le persecuzioni, si sono interrogati sulle loro emozioni e sulle loro angosce, ma anche sul periodo del Secondo dopoguerra e sulla ripresa regolare delle esistenze. Hanno lavorato in forma individuale e di gruppo per elaborare domande e riflessioni da condividere con la scrittrice Lia Levi (che avevano avuto modo di incontrare anche l'anno precedente). Infine la classe si è recata in visita nella casa della scrittrice, per raccogliere la sua testimonianza diretta e vedere documenti e fogli di diario che la scrittrice ha rivelato non essere solita presentare quando va in vista nelle scuole.

Il video che ne è scaturito lascia percepire, sia pure nella sua brevità, quanto tale incontro sia stato importante per gli studenti, che sono risultati effettivamente e profondamente coinvolti non solo sotto il profilo intellettuale, ma anche sotto quello emotivo.

Gli studenti della 5 Q (arti figurative) hanno lavorato per realizzare un incontro con la signora Anna Maria Bordi, titolare del negozio di Belle Arti e Colori Bordi che dalla metà dell'Ottocento ha sede nel quartiere romano dell'Esquilino. Tale edificio, inserito tra quelli di maggiore rilevanza storica della Capitale, si segnala per un episodio avvenuto durante l'occupazione tedesca a Roma, quando, in occasione di un rastrellamento operato dai nazisti, il titolare consentì ad alcune persone di rifugiarsi all'interno del locale e nascondersi in una botola che fu prontamente celata alla vista. Nel corso della vista la testimone e suo figlio hanno ricostruito gli avvenimenti di quel giorno e hanno fatto visitare agli studenti i locali del seminterrato in cui si sono riparati i fuggiaschi in quel lontano 1944.

Per prepararsi a questa visita gli studenti hanno approfondito alcuni temi di storia propri del programma del quinto anno e precisamente del periodo relativo all'occupazione nazista della Capitale. I ragazzi si sono poi soffermati a considerare le sofferenze della popolazione romana e lo stato di pericolo che incombeva su chiunque tentasse di ostacolare le attività dei Tedeschi. Il coraggio dimostrato dal signor Bordi, che pure consapevole del pericolo incombente non ha esitato ad esercitare la virtù dell'umana solidarietà, è stata una testimonianza importante. Nel dialogo con la signora Bordi gli studenti hanno affrontato il tema della necessità della memoria, dimostrando di essere consapevoli del ruolo che i giovani hanno nei confronti delle generazioni che verranno.

Il video rappreseta il momento finale di un lavoro che ha avuto un iter segnato dalla crescita della consapevolezza degli studenti di questa classe nell'affrontare tematiche storiche così drammatiche eppure tanto ricche di insegnamenti dal valore profondamente umano.

Entrambi i video - frutto del lavoro delle classi coordinato dalla prof.ssa Graziella Pulce e dal Prof. Gaetano Accettulli - sono stati presentati dall'istituto al concorso "I giovani ricordano la Shoah" 2017-2018 dedicato alla ricorrenza degli ottanta anni dalla promulgazione delle Leggi razziali.