Negli ambienti della stazione Porta Furba Quadraro, nella linea A della metropolitana di Roma, attraversata annualmente da oltre due milioni di persone, sta prendendo forma il progetto Vuoti di memoria di Ugo Spagnuolo: operazione di Arte Urbana che prevede l’esecuzione di un murale di oltre 400 mq con l’ausilio dei cittadini e degli abitanti del posto.
La finalità è di riqualificare uno spazio comune inteso come non luogo, semplice passaggio, grazie a un’opera pubblica e relazionale.
Il murale Vuoti di memoria è un progetto ad ampio respiro che ha preso forma con simili modalità nel 2015 a Rignano Flaminio e nel 2016 a Fiano Romano.
Venti personaggi storici e rappresentativi della zona sono immortalati in dimensioni monumentali nella quotidianità di un gesto altamente simbolico, ovvero turando delle bottiglie: conserve-memorie da riempire attraverso la propria storia. La scelta dei protagonisti è legata agli eventi del quartiere, come il rastrellamento nazista Q44 o l’esperienza umana di don Roberto Sardelli con la sua scuola 725 ma anche a avvenimenti più recenti o alla realtà più intima e poetica degli abitanti “comuni”.
Il dipinto, come nei casi precedenti, è concepito per essere completato dai cittadini, fruitori della metropolitana, alunni delle scuole, chi al Quadraro è legato, che l’artista incontrerà nell’arco di due mesi nelle aule e nelle sedi opportune. Centinaia di sagome di bottiglie verranno colmate dai loro ricordi, diventando ciascuno interattore di un’opera pubblica ad alta contaminazione sociale.
Lo spazio si trasforma così in azione, in uno scenario rivelatore di memoria, privata o collettiva, storica o intima, ove recuperare immagini, reminiscenze ed identità.
"Relativamente al progetto attuale - ha commentato Spagnuolo in una recente intervista - esprimo grande riconoscenza agli abitanti del Quadraro con cui sono entrato in contatto, che con raro calore umano mi hanno accolto e messo nelle condizioni di lavorare al meglio. Sono grato alla squadra con cui collaboro che è indispensabile per il lavoro che sto realizzando tra gli altri la professoressa Patrizia Cappabianca che coordina la classe IVP del Liceo Argan coinvolta nel progetto e gli altri ragazzi dell’alternanza del Liceo A. Frammartino di Monterotondo"